Il mini album racconta attraverso le immagini i momenti e le emozioni della cerimonia di apertura dei 33-mi giochi olimpici estivi nella capitale francese.
Come si fa
Per tanti aspetti un “plein-air” davanti alla TV è abbastanza estremo. Poca superficie di appoggio, inquadratura quella “che passa il convento” della reggia, tempi limitati e nessuna possibilità di fermarsi per capire come è fatto il soggetto o semplicemente per prendere il fiato.
Plein-air olimpico. Postazione, inquadratura e risultato.
Inoltre, la maggior parte della cerimonia si è svolta dopo il calare del sole e lo sketching notturno è decisamente sfidante. Nonostante ciò, restano invariati i passaggi fondamentali di urban sketching: osservazione, linea base, linea tonale e colori o semplicemente ombre.
alcuni schizzi della parte serale della cerimonia
Passo dopo passo
Paso dopo passo le pagine si sono riempite dei disegni con le linee di base sottili:
La mattina dopo ho ritoccato le bozze con le linee tonali. Qui ho messo a confronto il disegni prima e dopo il ritocco con le linee tonali.
Per poi aggiungere i colori la sera dello stesso giorno. Ecco la versione quasi completata dello sketchbook:
E’ possibile che farò ancora qualche ritocco di luci ed ombre.
Disegna con me!
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Viaggio del fuoco olimpico dalla torcia al tedoforo misterioso ed infine nel braciere volante
Quest’anno ho cambiato la destinazione. Vi racconto Romagna in miniature disegnate e dipinte in un album 3×5 cm, il mio formato preferito. Русский – English Durante il mio soggiorno ho ritratto il centro storico di Ravenna, Cervia e Cesenatico, le saline, la gente del posto e certamente le spiagge ed il mare.
Comanda color
Di 3 colori disponibili (verde, arancione e grigio) abbiamo scelto arancione grazie ai vostri contributi sui miei canali social.
Cover experience
Ecco la copertina del nuovo sketchbook nato per ritrarre paesaggi e scene di vita di Cervia e Cesenatico. Come dalla tradizione aprirà la “sfilata” un autoritratto posto all’interno della copertina.
Altri tempi, stesso posto
Ho scoperto Cervia per caso l’anno scorso a luglio, ci sono tornata questa primavera ed ho deciso di tornarci a trascorrere le vacanze estive. Sfoglia qui alcune pagine degli sketchbook precedenti di Cervia e Cesenatico.
Una nave in una conchiglia
Le conchiglie dipinte a mano hanno completato i regali d’autore in edizione limitata per i collezionisti ed amici.
lavori in corso
In spiaggia, in città ed anche alla ballera il mio piccolo sketchbook era sempre con me per reccontarvi le atmosfere e colori della riviera romagnola d’estate.
Le pagine
Ecco alcune di oltre 60 pagine dell’album creato per raccontare Romagna in miniature.
Inktober è Il challenge creativo internazionale unisce gli illustratori da tutto il mondo. Tutto semplice: ottobre, 31 giorni, 31 parole, 31 illustrazioni. Piccolo Sketchbook rosso Inktober 2022 è nato da un album Fabriano in 100% carta riciclata.
Piccolo Sketchbook rosso Inktober 2022 dal unboxing al taglio
Ho scelto di accostare un solo colore al nero dell’inchiostro, il rosso. A causa di mancanza di tempo ogni illustrazione è dedicata a 2 o 3 parole della lista.
Dolcetto o scherzetto
Questa illustrazione in realtà non esiste. E’ un frutto dell’accostamento digitale di 2 illustrazioni. La parte dedicata al tema “uh-oh” fu la più sfidante di tutto il challenge. Trovare un soggetto è stato abbastanza difficile dal momento che si trattava di una canzone, ma anche di un verso spaventoso dei fantasmi.
Halloween inktober 2022
Inktober e Co
Sfoglia tutte le illustrazioni di quest’anno tra quelle a tema principale alle illustrazioni bonus.
La 12^ edizione di Matite in viaggio 2022 “Carnets Disegni Parole” come dalla tradizione viene ospitata nelle sale espositive al 3° piano del Centro Culturale Candiani di Mestre (piazzale Candiani 7, Venezia-Mestre).
dal 20 ottobre al 6 novembre orari mostra: giovedì e venerdì 16.00 – 20.00 sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00 Ingresso libero
Perché matite e perché in viaggio?
Il disegno è stato per secoli l’esclusivo mezzo di documentazione visiva della realtà e come tale divenne lo strumento attraverso il quale esploratori, viaggiatori, studiosi fermarono sulla carta visioni ed esperienze, con precisione quasi calligrafica o con impeto di visionarietà. I viaggi nei secoli scorsi duravano mesi, anni, a volte una vita ed a volte costavano la vita stessa. Epiche avventure studiate, sognate e preparate a lungo da eruditi e avventurieri, da mercanti e missionari, da gente comune ed esploratori.
Il taccuino per gli schizzi e gli appunti grafici in taluni casi diveniva allora lo strumento stesso attraverso il quale interiorizzare e rielaborare l’esperienza, fissandone la memoria. Originalissimo modo di rappresentare il mondo, perché filtrato dagli occhi dell’autore, attraverso la propria cultura.
Si parte da qui
Le betulle mi accompagnano da sempre. Da quando mi ricordo loro ci sono sempre state. Sono tra gli alberi più diffusi delle pianure est europee e ne ho ritratte tantissime nel corso del viaggio al mio paese natale in autunno del 2021. Poi sono successe tante cose e tante ne devono ancora succedere… Credo fermamente di poterle rivedere presto.
Chi dorme non piglia pesci
La preparazione di una collettiva non è uno scherzo. Tra l’idea, selezione delle opere ed allestimento passano dei mesi. Una volta che ho ricevuto la lieta notizia che sono stata selezionata lo sketchbook andava preparato con i segnalibri per distinguere le opere da esporre, imballato ed infine spedito.
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Le giornate sono ancora calde, l’umore è ancora alto. E’ il momento giugno per un guardaroba autunnale, ma non troppo. Collezione Art2wear Mix & Match, la collezione che parla il piemontese.
I capi colorati, ironici e funzionali danno il meglio di sé sugli sfondi che raccontano il capoluogo piemontese nel dialetto locale. Le illustrazioni sono state realizzate durante Eurovision 2022.
Un po’ di storia
Il piemontese (nome nativo piemontèis, [pjemʊŋˈtɛi̯z]) è una lingua gallo-italica. Nonostante venisse sovente associato all’italiano e al francese, per via della posizione geo-storica del Piemonte, il piemontese è la lingua di raccordo tra il lombardo e l’occitano ed è parte della memoria storica della colonizzazione gringa della pampa argentina. Il piemontese è riconosciuto fra le lingue minoritarie europee dal 1981 ed è censito dall’UNESCO tra le lingue meritevoli di tutela. Il 15 dicembre 1999 il Consiglio regionale del Piemonte ha ufficialmente riconosciuto il piemontese e nel 2015 ha attivato la versione in piemontese del proprio sito ufficiale.
Lavori in corso
a collezione deve il suo nome al mood che si risperava durante Eurovision: mescolare, contaminare abbinare, contrapporre ed unire. Tutto dalla in tutto dalla scelta dei tessuti ai colori e fantasie.
Torino da visitare
Abito bi-color in tessuto di cotone bianco e blu stampato sullo sfondo del Mote dei cappuccini. Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 m, su di esso, si erge il convento e la chiesa di Santa Maria al Monte, affidato ai frati Cappuccini, da cui il nome.
Spolverino in jeans azzurro impreziosito dai dettagli in pizzo sulle tasche, le maniche svasate e la cintura da utilizzare per dare un tocco di sobria eleganza. Per lo sfondo ho scelto il castello di Valentino. Acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia nel 1564, il Castello deve il suo nome alla regione, denominata «Vallantinum» causa territorio segnato dalla presenza di una valle solcata da un corso d’acqua, la bealera del Valentino che tuttora scorre interrata.
Gonna in cotone color amaranto non passa inosservata. Ecco perché ho scelto come la Mole Antonelliana chiamata dai veri torinesi “La Mole”. Il nome significa “edificio monumentale” e deriva dal fatto che, in passato, fu la costruzione in muratura più alta del mondo dal 1889 al 1908. Per anni fu l’edificio più alto di Torino, ma oggi, dopo la costruzione di altre due grattacieli, resta l’edificio più alto del solo profilo centrale urbano della città. Dal 2000 ospita il Museo nazionale del cinema al suo interno.
Torino da mangiare
Completo di tessuto misto lino e cotone con stampe feline. Per lo sfondo di questo modello ho scelto la panna cotta. Si tratta di un dolce di origine piemontese e si presuppone che risalga agli inizi del ‘900. Alcune legende circa l’invenzione della panna cotta, narrerebbero di uno chef cuneese di nome Ettore Songia a metà degli anni sessanta avrebbe messo a punto la ricetta di questo dolce. Ad oggi la panna cotta è diffusa in tutta Italia, dove viene generalmente servita con salsa ai frutti di bosco, caramello o cioccolato.
Maglia manica corta in piquet di cotone rosso arricchita con decorazioni in madreperla sullo sfondo di gianduiotto. Giandujotto (giandojòt in piemontese) è un cioccolatino a forma di prisma a base rettangolare composto con cioccolata denominata gianduia che si produce a Torino. Solitamente è avvolto in carta dorata o argentata. Secondo alcuni il gianduiotto fu prodotto per la prima volta dalla nota società dolciaria torinese Caffarel nello storico stabilimento di Borgo San Donato e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja, da cui prende il nome, che distribuiva per le strade della città la nuova bontà.
Gonna rosa con stampe tropicali e camicia bianca sullo sfondo di bagna càuda. La bagna càuda [ˈbɑɲa ˈkɑʊ̯da], nome piemontese traducibile come “salsa calda” in italiano, è una tipica specialità gastronomica della cucina piemontese, originaria del Basso Piemonte. La leggenda vuole che il commercio delle acciughe salate fosse un modo per commerciare il sale, evitando così di pagarne gli elevati dazi: mastelli pieni di sale presentavano, al controllo dei gabellieri, nella parte superiore, uno strato di acciughe salate. L'”acciugaio” (ancióaire in lingua piemontese) era il commerciante ambulante che con il tipico carro trainato da cavalli o buoi portava le acciughe in barili.
Abito bianco in cotone e spolverino kimono in spugna azzurra con ricami in strass sullo sfondo di “savoiardi”. I savoiardi prendono il nome dalla regione storica della Savoia, sono biscotti dolci dalla consistenza molto friabile e spugnosa. La forma ricorda un grosso dito e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady fingers (“dita di dama”). Sebbene l’origine dei savoiardi sia incerta, alcune fonti la fanno risalire a un dolce avente il medesimo impasto, il gâteau de Savoie, creato intorno alla metà del XIV secolo dallo chef di Amedeo VI di Savoia, in onore della visita dell’imperatore Carlo IV di Lussemburgo.
Torino con parole sue
Abito di cotone bianco e borsa di spugna arancione fluo arricchiti con decorazioni di paillette e perline sullo sfondo con la parola “cerea”. E’ una espressione tipicamente piemontese che non ha corrispettivi nella lingua nazionale. Era in origine una forma di saluto reverenziale. Per la teoria più accreditata il saluto piemontese deriva dall’espressione “Saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” che nel parlato popolare è diventata sereia, serea.
Borsa shopper in cotone denim sullo sfondo di “merenda senoira”. Si tratta di usanza tutta piemontese. Sinoira deriva da “sina”, ossia cena nel dialetto piemontese, infatti si colloca proprio tra l’orario dello spuntino pomeridiano e quello del pasto serale. In origine veniva praticata dai contadini durante le lunghe giornate di lavoro estive o nel periodo della vendemmia, quando fra le 17 e le 18 avevano bisogno di rifocillarsi per poter continuare a lavorare fino al calar del sole. Solitamente i cibi che si portavano erano dettati dalla praticità di poter essere mangiati in modo veloce senza bisogno di sedersi a tavola.
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Siamo in val di Susa. E’ estate. Siamo lontani dal mare. Sono qui per raccontarvi le montagne olimpiche e Bardonecchia oltre gli sci e le piste innevate. Userò come sempre il linguaggio in cui mi esprimo meglio, quello delle immagini. Prendo il verde per le montagne, azzurro per il cielo alto ed area fresca ed il gessetto per tipiche case in pietra. Con l’inchiostro ed acquerello traccerò gli itinerari delle passeggiate e con pastelli abbozzerò le orme sui sentieri di montagna.
подготовительный альбомподготовительный альбомскетчбук для арт-проектаThe 100 day project 2022
Idea… fissa
Quest’anno cerco la sintesi nella pittura. Mi ispiro ai Macchiaioli, una corrente artistica italiana conosciuta per la freschezza delle pennellate, luci e contrasti accentuati riprodotti con poche “macchie” di colore. Vorrei imparare a rappresentare con pochi tratti i vari soggetti dai paesaggi, nature morte, animali a… perché no, qualche atmosfera surreale. Per la migliore sintesi lavorerò sui piccoli formati.
100 giorni da macchiaioli. Idea
Inizierò dal copiare i capolavori di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini ed altri artisti del gruppo pittorico del Caffe Michelangiolo. Cosa ne pensi?
100 giorni da macchiaioli
1 album, 100 giorni
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Alla mostra ho proposto una serie inedita delle illustrazioni dedicata alle vedute dei boschi nei pressi di Mosca (Russia). La serie è composta da 9 opere 10×15 cm realizzate con tecniche miste su cartone e lo sketchbook russo del 2021 realizzato durante il viaggio a Mosca nel mese di Novembre. All’esposizione l’album è incorniciato aperto ad una pagine con invito agli spettatori di sfogliarlo liberamente.
Assemblando la mostra in mostra collettiva “NATURA VIVA” in villa Casalegno
sketchbook russo 2022la rampa dell’ingresso in Villa Casalegno a PianezzaIngresso con uno scorscio della Villa Casalegno
Panoramica delle opere risposte alla mostra collettiva “NATURA VIVA”
Panoramica delle opere esposteSketchbook autunnale russo 2021Paesaggi dei boschi russi 15×10 cmBetulla all’alba. Disegno su carta, 15×10 cmAlberi autunnali. Disegno su carta, 15×10 cmBetulla al tramonto. Disegno su carta,15×10 cmCardi al tramonto. Disegno su carta, 15×10 cmGelsomino. Disegno su carta, 15×10 cmCardi all’alba. Disegno su carta, 15×10 cmFalco pellegrino. Disegno su carta, 15×10 cmCivetta. Disegno su carta, 15×10 cmPassero. Disegno su carta, 15×10 cm
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Quando vado a Mosca e mi chiedono se visito Cremlino rispondo “Piazza Rossa? No, grazie!”. La città natale lontana dalle luci della ribalta del centro storico, Bolshoy e City. Il vero volto di Mosca è là dove dalle finestre degli appartamenti creati da edilizia popolare si vedono i paesaggi urbani post-industriali sulle sponde di fiume Moscova.
A quella città dal cuore coraggioso e ribelle dedico lo sketchbook ricavato da un agenda vuota del 1995 trovata tra le cose di mio padre mancato lo scorso aprile.
Sfondo con pittura acrilicaCopertina dello sketchbookLavoro ad uno dei paesaggiLavoro all’album
Lontano dai luoghi comuni
Quando dico “Mosca” nella tua mente probabilmente si presenta… no, non dirmi la rivoluzione russa, perché non ci credi neanche tu… probabilmente il tuo subconscio tira fuori una immagine di repertorio della Piazza Rossa, Cremlino o cattedrale di San Basilio. Al contrario da quanto si pensa è questo il tipico paesaggio moscovita:
Mosca post industrialeMoscovaChiese e gratattacielli. Sacro e profanoVero volto di Mosca. Viste dalle finestre
Le antiche chiese in mezzo ai grattaceli, impianti industriali in disuso e linee ad alta tensione. Mosca è come un collage colorato composto da oltre 12 milioni di abitanti.
Dacia
No, non si tratta di un sotto marchio di Renault! Gli abitanti delle città russe chiamano così la seconda casa in campagna. In russo arcaico, la parola dača significa qualcosa di dato ed è affine al latino data. Le prime dacie nascono con Pietro il Grande. Inizialmente erano casette estive site in campagna che venivano date ai vassalli leali dallo zar. Poi lo zar è stato sostituito dal partito comunista, ma le dacie sono rimaste. Ecco d’intorni della dacia dei miei genitori nei colori del foliage autunnale delle betulle, aceri e querce.
le foglie autunnaliAlba in campagnaTramonto in campagnaVedute rurali
Spirito moscovito in un piatto
Le ciotole, piatti, piattini e vassoi, le cucine russe ne sono ricche ed il loro contenuto racconta molto degli abitanti della casa. Basta dare un occhiata per scoprire i loro gusti ed abitudini. Ecco le nature morte disegnate dal vero ovunque in campagna, nelle case di amici e nella mia casa natale a Mosca.
Piatti e case
Moskva-City. Uno sguardo dal finestrino è sufficiente
Questo quartiere tra le più giovani ed ambiziosi della capitale russa. Lo vedo dal finestrino del taxi mentre vado o torno dall’aeroporto Sheremetievo. A meno di 5 km dalla Piazza Rossa nel quartiere Presnenskij svetta Moscow International Business Center o MIBC, conosciuto anche come Moskva-City o Crystal Island. E’ un quartiere d’affari tutto in vetro ed acciaio che con i suoi 15 grattacieli è il più grande del continente. Qui troverete le sedi delle banche, giganti del web come Mail.ru e Yandex, lussuosi ristoranti ed abitazioni. L’unica cosa che non troverete è il vero spirito moscovita.
Moscow City
Luoghi da selfy
Come non dare un occhiata ai luoghi stravisti nei film e documentari! Se sei per la prima volta a Mosca, passa una giornata tra i posti “instagrammabili” come la Piazza Rossa, Cremlino e Tverskaya. Scatta un sacco di selfy da postare con hashtag “iocero” con Bolshoi, Catedrale di San Basilio, Cremino, Torre televisiva Ostankino. Ora puoi dire con l’area da intenditore “dal vivo è più basso/ rosso / affollato…” .
CremlinoMoscova e CremlinoCatedralePaesaggi famosi
Assistenti di volo prepararsi al decollo
E’ ora di partire. Il viaggio richiede un giorno intero. La maggior parte di tempo si passa in attesa. Attesa è ovunque: al controllo dei passaporti, al check-in, nella zona dell’imbarco, in volo e al ricevimento bagagli… In questi frangenti per passare tempo e smorzare l’ansia disegno il caotico mondo dell’aerostazione. Ecco il piazzale di Aeroporto Sheremetievo pieno dei velivoli con la bandiera russa dipinta sulla coda. Un enorme Boing 777 è trainato dal minuscolo carrello a prendere posto nella coda per il decollo, il piccolo A-320 invece parcheggia da solo nell’area di imbarco. La gente con e senza mascherina, termometri e controlli contactless sono tutti i segni del nostro tempo. D’altronde, siamo in piena pandemia da COVID-19.
Al bar dell’aeroportoZona di imbarcoImbarcoAeroporto Sheremetievo
A proposito, dato che agli imbarchi sono molto fiscali consiglio di prenotare il tampone anti COVID presso il centro all’aeroporto. Così risparmierai tempo e soldi. Ora si decolla. Devo spegnere il cellulare. Al prossimo viaggio!
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E’ vero che non è la mia prima volta in Toscana, anzi, Sketchbook Toscana 2021 cerca di guardare la “toscanità” dell’immaginario collettivo dai nuovi punti di vista.
Quest’estate abbiamo scelto insieme a voi i soggetti da ritrarre…
Abbiamo disegnato in diretta giorno e notte ovunque…
Abbiamo guardato Firenze, gli strafotografati piazza della Signoria e Piazza del duomo da un punto di vista insolito al parco delle Cascine sulle sponde di fiume Arno…
Abbiamo camminato in mezzo ai fiorentini mescolandoci con la folla del lunghissimo Mercato delle Cascine, il più grande di Firenze…
Infine abbiamo visitato Vinci, la patria di Leonardo. Come resistere a questi mini album 3×3 cm confezionati a mano?Sono i conterranei di Leonardo e non vedono l’ora di raccontare i nuovi viaggi. Scrivimi e proponi la prossima meta!
Da questo viaggio ho preso con me dei souvenir: fiori, foglie e bacche delle piante endemiche. Con il tempo sono diventati la parte dell’album per trasmettere al meglio lo spirito della terra che ha dato alla luce i grandi artisti del rinascimento Lonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Filippo Brunelleschi, Donatello e tanti altri ancora. Lo Sketchbook Toscana 2021 è disponibile in originale. Clicca qui per acquistarlo. Vuoi ricevere le cartoline dipinte a mano dei miei viaggi? Clicca qui e scopri come entrare nella cerchia esclusiva dei miei sostenitori!