Pronti per 100 giorni a regola d’arte con the 100 day project 2021? A partire dal 31 gennaio 2021 vi invito ad esplorare i confini della creatività insieme ai numerosi artisti italiani ed internazionali.
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Il mio progetto è acquisire la padronanza di aerografo.
L’insana attrazione verso il compressore è nata in me tanti anni fa grazie a “Blade runner” versione 1982. La scena in cui Pris, una replicante donna, si trucca con l’aerografo mi ha segnata per sempre. Da quel gesto dissacrante e nello stesso tempo surreale e magico capì come voglio sentirmi creando la mia arte.
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Ecco il mio aerografo. Mi ha già fatto vivere un po’ di momenti di pura disperazione quindi promette bene.
Partiamo dalle basi: di che cosa si tratta?
Aerografo (o aeropenna) è uno strumento che viene utilizzato per spruzzare vernici nebulizzandole tramite aria compressa. Una piccola penna o pistola viene collegata ad una fonte d’aria in pressione (normalmente un compressore). Viene usato per produrre linee molto sottili, campiture di colore uniformi e toni sfumati.
L’utilizzo dell’aerografo viene chiamato aerografia. Quest’arte sviluppatasi alla fine dell’Ottocento in realtà ha radici molto più profonde. Già nell’antichità, grazie a delle cannucce, si usava spruzzare il colore sugli oggetti. Molto utilizzato negli anni ottanta per le illustrazioni pubblicitarie, oggi l’aerografo viene usato per le decorazioni di supporti plastici e metalli come caschi, auto e moto, ma anche per l’applicazione del make-up e smalti per le unghie, decorazione di dolci, tintura delle stoffe, nel body painting ed infine nella pittura.
E’ ora di conoscere il mezzo.
Lo spessore e trasparenza vengono regolati attraverso la combinazione tra il flusso dell’area e flusso di vernice, distanza dalla superficie e velocità del movimento del braccio. Semplice, no? Magari!
Ecco i movimenti base: punto, linea e sfumatura. Centrare il punto desiderato della superficie all’inizio non è proprio facilissimo, ma con costanza si impara tutto.
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Ora passiamo alle forme: sfera, cubo, piramide… chi più ne ha più ne metta. Ed ecco finalmente la prima opera. Che emozione!
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Infine la parte più critica: la pulizia. L’aerografo necessita della pulizia quasi di continuo sempre ed in ogni caso. Devi cambiare il colore? Pulisci! Non esce l’area? Pulisci! Devi ritirare l’aeropenna? Indovina un po’… esatto: pulisci! La pulizia “definitiva” con smontaggio e re-assemblaggio completo ogni volta prima di ritirare l’aeropenna. Sono partita da 1 ora, ma molto presto sono attivata a 20 minuti.
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La pulizia dell’aerografo richiede il suo completo (o quasi) smontaggio. Se anche solo un minuscolo dettaglio è fuori posto l’apparecchio non funzionerà. Se ad esmpio non esce l’area dall’aerografo è quasi certo che il grilletto non è stato inserito correttamente.
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